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Il volontariato in ambulanza: una scuola di umanità e professionalità
14 Aprile 2025
di Daniele Bucci

Il volontariato come fondamento

Prima di dedicarmi completamente alla mia agenzia funebre, ho intrapreso l’attività di volontariato per alcuni anni come soccorritore in ambulanza presso una ONLUS. Un periodo che, col senno di poi, considero una vera e propria scuola di vita e di professionalità. In quegli anni, mosso dal desiderio di poter fare qualcosa di concreto per alleviare le sofferenze delle persone, ho acquisito competenze tecniche fondamentali e ho interiorizzato valori umani che oggi guidano il mio approccio nel delicato settore dei servizi funebri.

Il desiderio di rendersi utili

La mia sensibilità verso le situazioni di lutto nasce da lontano. Crescendo, mi sono spesso interrogato su come poter offrire un sostegno reale a chi affronta momenti difficili. L’opportunità di partecipare a un corso di primo soccorso, subito dopo aver lasciato la scuola e in un periodo in cui avevo più tempo a disposizione per il volontariato, mi è sembrata la risposta al mio desiderio di agire concretamente.

Un apprendistato sul campo

L’esperienza di volontariato in ambulanza è stata intensa e ricca di insegnamenti. Ogni intervento, ogni volto incontrato, mi ha lasciato qualcosa di prezioso. Ho imparato che un gesto di conforto, un sorriso, possono fare la differenza in momenti di fragilità. A livello pratico, ho avuto modo di apprendere l’utilizzo di diverse tipologie di barelle e di attrezzature per il trasporto di persone in difficoltà, competenze che si sarebbero rivelate decisamente utili in futuro nella mia attività.

La delicatezza come principio

Una delle lezioni più importanti che ho tratto dal volontariato è stata l’importanza della delicatezza nella movimentazione dei pazienti. Prendermi cura di persone sofferenti mi ha insegnato a valutare attentamente ogni movimento, a prestare attenzione all’ambiente circostante per evitare ulteriori disagi. Quando poi ho iniziato a muovere i primi passi nel settore funebre, ho notato un approccio spesso frettoloso e poco attento in queste operazioni. Proprio la mia esperienza pregressa di volontariato mi ha spinto a fare della delicatezza e della cura verso la persona scomparsa un principio cardine del mio lavoro.

Un valore che guida i miei passi

Gli anni di volontariato mi hanno lasciato una profonda consapevolezza: anche di fronte all’inevitabilità della perdita, possiamo fare la differenza nel modo in cui accompagniamo le persone in questo difficile passaggio. L’empatia, l’attenzione al dettaglio e la professionalità che ho sviluppato durante il mio periodo di volontariato sono oggi i pilastri su cui si fonda la mia attività.

“Il volontariato in ambulanza: una scuola di umanità e professionalità” non è solo un titolo, ma la sintesi di un percorso che ha profondamente segnato la mia vita e il mio modo di intendere il mio lavoro. Ogni servizio che offriamo nella mia agenzia funebre porta con sé l’eco di quell’esperienza di volontariato, con l’obiettivo di offrire un supporto rispettoso, competente e profondamente umano.

Un invito all’azione: il valore del “volontariato” quotidiano

La mia esperienza come volontario in ambulanza è stata un’incredibile lezione di vita, che mi ha insegnato l’importanza di tendere una mano e di fare la differenza, anche con piccoli gesti. Oggi, guidando la mia agenzia funebre, porto con me questi valori, cercando di offrire un supporto che vada oltre il semplice servizio professionale. Per questo, vorrei invitare chi legge a considerare il “volontariato” in un senso più ampio: nella vita di tutti i giorni, prestando attenzione alle persone che ci circondano, offrendo un aiuto concreto quando possibile, donando un sorriso o semplicemente ascoltando chi ha bisogno. Ogni piccolo gesto di umanità può alleviare una sofferenza e rendere il nostro mondo un posto migliore.

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