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Il ricordo di Gloria: un sorriso che continua a vivere
6 Luglio 2025
di Daniele Bucci

Un anno è passato, ma il ricordo di Gloria è più vivo che mai. Amica, anima del gruppo e luce nella vita di chiunque abbia incontrato, il suo impatto continua a risplendere. Questo articolo è un tributo a una persona straordinaria, un modo per tenere viva la sua essenza e onorare il segno indelebile che ha lasciato in tutti noi.

La meravigliosa Gloria: un’anima indimenticabile

Gloria era una meraviglia di persona, capace di mettere chiunque a proprio agio con il suo sorriso e la sua innata capacità di dare una parola di conforto. Era l’anima del gruppo in qualsiasi situazione, il motore trainante di ogni momento, e la spinta in ogni difficoltà. Pur essendo cresciuta in un piccolo paesino, ha saputo farsi apprezzare ovunque, perché ovunque ha lasciato il segno: un’impronta di gioia e autenticità che ancora oggi ci accompagna.

Il suo spirito era fatto di una tenacia incredibile. Nei momenti in cui chiunque si sarebbe lasciato prendere dallo sconforto, lei si intestardiva e non aveva la minima intenzione di mollare, anzi! La sua risata poi era davvero contagiosa, e insieme si rideva veramente tanto, anche per le cose più sciocche. Bastava guardarci e cominciavamo a ridere anche senza motivo. Abbiamo riso e scherzato di qualunque cosa, persino facendoci foto dentro le bare nel mio negozio, anche insieme ad altri amici. Nessun argomento era tanto serio per noi da evitare di scherzarci.

Un amore nato contro ogni previsione: Gloria e Francesco

Il legame tra Gloria e Francesco, il mio migliore amico, era qualcosa di unico, nato quasi per caso e contro ogni previsione. Frequentavano la stessa scuola, ma lui le era sempre stato antipatico a pelle, senza alcun contatto tra loro. Gloria viveva a “La Rocca”, una piccola frazione del paese dove in estate si svolge un torneo di calcetto. Era il 2017 quando riuscii a convincere Francesco a venire ad assistere al torneo con me. La prima sera che lo vide lì insieme a me, Gloria mi chiese con la sua solita schiettezza: “Ma tu sei amico di quello? Lo vedevo sempre a scuola. Mamma mia… mi è sempre stato sulle palle!”.

Essendo entrambi miei grandi amici, capitava di uscire tutti insieme, e piano piano quella distanza iniziale tra loro sembrava accorciarsi. Fu così che nel giorno del suo 21° compleanno, il 14 agosto 2017, Gloria, con una scusa, mi chiese il numero di Francesco e gli scrisse un messaggio. Il mattino dopo, lui mi chiese quasi con sdegno: “Hai dato tu il mio numero a quella, rospo?”. Da lì, però, scoccò la scintilla.

Inizialmente il loro rapporto era davvero molto burrascoso, litigavano spesso e Gloria mi chiamava sempre per raccontarmi tutto. Li conoscevo benissimo entrambi ed ero sempre felicissimo di vederli insieme, orgoglioso di essere stato io a “metterli in contatto”. Nonostante i frequenti litigi dei primi anni, Gloria non si è mai abbattuta. E Francesco, che inizialmente era un po’ come una specie di animale selvatico, negli anni, grazie a lei, si è “ammorbidito” tantissimo, diventando una persona più aperta e serena.

Una famiglia che ti accoglie: la casa di Gloria

Gloria era il riflesso di un ambiente fatto di amore e accoglienza, quello della sua famiglia. I suoi genitori, Angelo e Assunta, insieme a suo fratello Nicolas e la nonna Luciana, hanno creato un focolare che era ben più di una casa. Lì ho sempre trovato un posto per me. Da quando ho stretto amicizia con Nico e Gloria, sono stato letteralmente accolto come uno di loro. La loro casa è sempre stata un porto sicuro, un luogo di risate e chiacchierate infinite.

Passavamo sempre le giornate insieme: a casa sua, a casa mia, nel mio negozio, o in giro con gli amici. E molto spesso eravamo al campetto, proprio quel campetto dove lei ha conosciuto il suo Francesco. Non mancava mai l’occasione di ridere, scherzare e parlare continuamente. Ci divertivamo anche a farci dispetti a vicenda e a farli a chiunque altro. Non dimenticherò mai quella volta in cui, al torneo, mi offrì un bicchiere di Coca-Cola, con la sua solita espressione sorridente. Feci appena in tempo a finire di bere che ebbi una fitta tremenda alla pancia: con la complicità di altri amici, mi aveva messo un potente lassativo nella bibita e ho fatto a malapena in tempo ad arrivare in bagno. Quella mia corsa verso casa è stata uno degli argomenti più ricorrenti delle nostre risate negli anni.

Il ricordo di Gloria: un dono che continua a vivere

Quando Gloria ci ha lasciati, la devastazione emotiva è stata indescrivibile. Per me, dover organizzare il suo funerale è stato uno strazio che non augurerei a nessuno. Unire il ruolo professionale al dolore di perdere una persona tanto amata, è stata un’esperienza di dolore lacerante, un momento di profonda vulnerabilità che ha messo a nudo la dimensione del nostro legame.

Ma anche nella morte, Gloria ha trovato il modo di essere un dono per gli altri, esattamente come in vita. I suoi genitori, insieme a suo fratello e a Francesco, hanno preso la coraggiosa decisione di donare i suoi organi. Sono convinto che lei abbia apprezzato profondamente questa scelta, perché è stato un ultimo, grande atto di generosità che riflette perfettamente la persona meravigliosa che era.

Gloria è stata un grande dono nella vita di tutti noi. Il suo ricordo ci insegna a vivere con autenticità, a non mollare mai, a trovare il sorriso anche nelle difficoltà e ad essere un dono per gli altri, ogni giorno. È così che il suo spirito continua a vivere, attraverso le vite che ha toccato e l’amore che ha seminato.

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